C’è uno Stato, nella zona equatoriale dell’Africa, che nella lingua locale si chiama BE AFRICA, Cuore dell’Africa: la Repubblica Centrafricana. È uno Stato ricco nel sottosuolo (diamanti, oro, minerali) ma povero per le condizioni di vita della sua popolazione e per la mancanza di infrastrutture, tanto da occupare uno degli ultimi posti nella graduatoria ISU.
In Centrafrica tutto ciò che per noi Europei è normale (giocare, andare a scuola, comprare dei vestiti, avere una casa, ospedali in cui curarsi …) è un privilegio soprattutto per le ragazze, destinate ad una vita di giovanissime mogli e madri, talvolta senza alcuna istruzione, intente tra le pareti domestiche ad accudire i figli, pulire la casa, cucinare… Eppure in questo paese, dove i due terzi della popolazione è costituita da bambini e giovani, i ragazzi, e soprattutto le ragazze, hanno grandi sogni e nutrono grandi speranze per un futuro di riscatto personale e sociale. Perché non aiutarle a realizzare i loro sogni di un futuro migliore partendo da una buona istruzione?
I docenti del Dipartimento di Lettere, hanno così voluto aderire al progetto di adozione a distanza che la prof.ssa Maria Cottone, già docente del Liceo, porta avanti da molti anni anche attraverso il suo volontariato estivo nelle missioni centrafricane, e si sono impegnati a sostenere negli studi due ragazze povere del Lycée St. Augustin (ad indirizzo socio-economico) di Bozoum, nel nord ovest del Paese, diretto da p. Marco Poggi, missionario dei Carmelitani Scalzi Liguri. Si tratta di Nadine Esther Bandago e di Stella Princesse Bellamo-Nzikate. Nadine Esther frequenta la Sixieme (6e) (equivalente al primo anno della scuola media); Stella Princesse invece la Seconde (equivalente al 3° liceo).
Garantire a queste ragazze il diritto allo studio, in un Paese dove questo diritto non è così scontato per nessuno, è un investimento per il futuro, significa garantire alle donne la piena ed effettiva partecipazione e pari opportunità di leadership a tutti i livelli del processo decisionale nella vita politica, economica e pubblica, così come indica l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile e globale. È una sfida che non potevamo lasciar cadere, consapevoli che, come dice un proverbio africano: “Se le donne abbassassero le braccia il cielo cadrebbe".

Lycée St. Augustin a Bozoum (RCA)