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A Napoli la manifestazione finale per il sud Italia del PREMIO GONCOURT - LA SCELTA DELL’ITALIA Due alunne della 5 C linguistico EsaBac fra i giurati della decima edizione

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Venerdì 24 marzo, si è tenuta la manifestazione finale a Napoli del "Prix Goncourt, la scelta dell'Italia" presso l'Institut Français. Fra gli alunni-giurati provenienti dalle sezioni Esabac di tutti i licei del Sud Italia, partecipanti al Premio, figurano le nostre Antonina Marletta e Elisabetta Marino (5 CL EsaBac), accompagnate dalla loro docente prof.ssa Elena Calcagno. Calorosa è stata l’accoglienza da parte di Lise Moutoumalaya, Console Generale di Francia, e degli Attachés de Coopération Philippe Granger e Leila Chaib.

Per la sua decima edizione, i ragazzi dei licei EsaBac (doppio diploma baccalauréat francese/esame di stato italiano), dopo aver letto la selezione dei libri proposti per il Goncourt, hanno incoronato Les liens artificiels di Nathan Devers (ed. Albin Michel). Il giovane vincitore, che ha già pubblicato diverse opere, ha quindi incontrato a Napoli gli studenti e le studentesse che hanno svolto il ruolo di giurati e ha volentieri dialogato con loro in un serrato e appassionante dibattito, partendo dalle numerose domande del pubblico. Il romanzo, già tradotto in italiano con il titolo L’Antimondo (ed e/o), invita il lettore a entrare nel mondo virtuale e a riflettere sul posto che i social occupano nella nostra società e nei rapporti interpersonali.

Il Premio Goncourt è uno dei premi letterari più prestigiosi in Francia. Istituito nel 1896 per volere dello scrittore Edmond de Goncourt, nella sua lunga storia è stato conferito a grandi nomi della letteratura come Marcel Proust, Julien Gracq, Simone de Beauvoir, Romain Gary, Marguerite Duras, Michel Houellebecq. Dal 1998, una sezione speciale del premio, Le prix Goncourt des Lycéens, è attribuita dagli studenti dei licei francesi. 

Il Premio Goncourt - La scelta dell’Italia è un’operazione dell’Institut français Italia, creata nel 2013, volta a far scoprire la letteratura contemporanea ai giovani, in collaborazione con la famosa Académie Goncourt. Particolare rilievo ha avuto la manifestazione di quest’anno, che si inserisce pienamente nel quadro della collaborazione culturale tra Italia e Francia, recentemente rinforzate grazie al Trattato del Quirinale. Si possono trovare  nello Speciale di Rai Cultura le interviste a Christian Masset, Ambasciatore di Francia in Italia, a Françoise Chandernagor, Vice-presidente dell’Académie Goncourt, a Nathan Devers, lo scrittore premiato, a Nicoletta Biferale del ministero dell’Istruzione e del Merito e a quattro ragazzi che esprimono il loro punto di vista sul libro premiato o sugli altri in concorso.

Di seguito, il  punto di vista delle alunne. 

 

E’ stato per me un onore aver avuto l’occasione di partecipare per il secondo anno  come giurata al prestigioso Prix Goncourt- la scelta dell’Italia. Lo scorso anno avevo già partecipato ed ho avuto il piacere di leggere due romanzi molto interessanti: “Soleil amer” di Lila Hassaine e “La fille qu’on appelle” di Tanguy Viel ma, a causa delle restrizioni del Covid, non è stato possibile partecipare alla manifestazione finale. Ringrazio immensamente la Professoressa Calcagno che quest’anno mi ha dato una gioia ancora più grande: la  possibilità di partecipare alla premiazione finale tenutasi all’Istituto francese di Napoli il 24 marzo. Quest’esperienza non solo mi ha permesso di migliorare le mie competenze in lingua francese, ma anche riflettere su temi importanti grazie alla lettura di libri. 

Tra le tante opere in gara, personalmente, ho deciso di leggere: “Les Liens Artificiels” scritto da Nathan Devers, che mi ha colpito dal primo istante per la sua trama e “Sa Préférée”, un libro di Sarah Jollien-Fardel.  

Dopo aver scelto e letto i romanzi in lingua francese io e la mia compagna di classe Antonella Marletta li abbiamo recensiti: non nascondo di aver sentito la grande responsabilità di rappresentare l’istituto Enrico Boggio Lera in una manifestazione così importante. 

Io, certamente,  ho “tifato” per la vittoria di Nathan Devers, non solo perché il suo libro mi è piaciuto moltissimo, ma anche perché l’autore dello stesso ha solo qualche anno in più di me. 

Incredibile e meraviglioso per me è stato che proprio N. Devers sia stato proclamato vincitore dell’edizione 2023 della manifestazione! 

Sicuramente il suo libro è molto interessante e consiglio a tutti di leggerlo per i tantissimi temi innovativi esplorati dallo scrittore, poi approfonditi, ancor di più, durante il dibattito tenutosi durante la premiazione. Tra questi, ad esempio, l’influenza che i social network e i videogiochi hanno sulla psiche umana o le nuove frontiere della tecnologia, come il metaverso.   

Mi ha sorpreso moltissimo la profondità d’animo del giovane scrittore, che ha ascoltato in maniera interessata la lettura di alcune tra le recensioni e che ha accettato le critiche in maniera positiva.   

Ho apprezzato molto la sua sincera spontaneità nel rispondere alle domande dell’intervista che gli è stata fatta, in quella sede, dai partecipanti provenienti soprattutto dal Sud Italia. 

Abbiamo avuto anche l’opportunità di poter parlare con lui personalmente, poiché nel firmacopie, ha concesso varie foto e dediche a noi lettori.  

Come studentessa del quinto anno ormai prossima alla maturità, non posso far altro che ritenermi fortunata di aver potuto vivere un’esperienza così bella ed emozionante che sicuramente porterò nel mio cuore per tutta la vita.

Elisabetta Marino 5CL

Con tanta commozione ancora nel cuore, ricordo tale evento.

Di fatto, partecipare al "Prix Goncourt", come giurata mi ha fatta emozionare infinitamente oltre a darmi tante soddisfazioni.

Ad essere onesta leggere mi è sempre piaciuto, ma quando la mia docente mi ha proposto tale progetto mi è subito apparso come qualcosa di troppo prestigioso e grande per me. 

In tale momento, infatti, sentii come il peso di dover rappresentare il mio instituto insieme ad Elisabetta Marino (compagna di classe, oltre che amica).

Nonostante ciò, mi tuffai in tale esperienza prendendomi di "coraggio" e facendomi trascinare dallo spirito di ogni lettura condotta. 

I libri che scelsi furono: "Les Presque Soeurs" di Chloé Korman e "Sa Préférée" di Sarah Jollien-Fardel. Entrambi mi hanno lasciato qualcosa, sebbene il primo mi abbia toccato in maniera particolare a differenza del secondo.

Dopo averli letti entrambi ed averli recensiti, ricevetti la grandiosa notizia che a vincere non era stata nessuna delle mie due scelte, ma "Les liens artificielles" di Nathan Devers.

Ecco che, incuriosita da quest'ultimo lo lessi ed effettivamente crebbi che aveva centrato l'obiettivo. 

La lettura del libro in questione oltre ad avermi fatto ampliare il mio lessico di lingua francese, grazie all'introduzione di quale parola di francais argotique, mi ha condotta alla riflessione su tematiche al giorno d'oggi molto importanti.

Sinceramente, sebbene in un primo momento avrei preferito vincesse tale competizione il libro di Chloé Korman, dopo aver letto il vero romanzo vincitore ho cambiato idea.

Le mie tesi a favore di tale opera sono due, ossia: la capacità con la quale sono state trasmesse, con quasi leggerezza, tematiche che effettivamente ci "toccano" e la giovanissima età dello scrittore stesso.

Dunque, ad oggi consiglio a tutti di leggere "Les liens articificiels", in quanto è un libro che merita e vi trasmetterà tanto...

E per chi non conoscesse la lingua francese? Nessun problema in quanto esso è già stato tradotto nella sua versione italiana "L' Antimondo".

Di fatto Nathan Devers, nonostante la sua giovanissima età ha già scritto diversi romanzi, ma non solo. 

Durante il dibattito tenutosi all'Instituto Francese di Napoli il 24 Marzo, nel dialogare con noi studenti con molta gentilezza, ha dato modo a tutti noi di godere delle sue risposte ricche di significato e con un evidente background culturale vastissimo.

Infatti, il suo discorso ha visto come protagonisti citazioni di Baudelaire , Verlaine e Flaubert. Proprio in onore a quest'ultimo la citazione su "Madame Bovary", mi ha particolarmente fatto riflette, di fatto il dover cercare un equilibrio tra immaginazione e "antimondo reale" sarebbe come "ouvrir les yeux pour les fermer avec la littérature" [aprire gli occhi per chiuderli con la letteratura].

A colpirmi profondamente è stato come, sebbene la sua fama, abbia dimostrato nei nostri confronti estrema pazienza e riconoscenza, concedendoci del tempo in più per dialogare e scattare qualche foto ricordo durante il firma copie.

In qualità di studentessa di quinto anno e dunque ormai vicina al tramonto del mio percorso da liceale, mi ritengo davvero fortunata di aver vissuto un'esperienza di tale livello.

Ma un ringraziamento speciale oltre che alla mia scuola, lo rivolgo alla mia docente di francese, Professoressa Calcagno, la quale con l'affetto di una madre ha creduto in noi dandoci tale meravigliosa occasione di prendere parte alla manifestazione finale di tale prestigiosissimo concorso.

Un sogno che mi appariva irraggiungibile, seppur per un giorno, l'ho toccato con mano. E' stata un'emozione indescrivibile che conserverò per tutta la vita nel mio cuore.

Antonina Marletta 5CL

 

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