La cittadella della legalità sempre più popolosa e cosciente
Il progetto PON – FSE “ La Cittadella della legalità” attualmente in fase di esecuzione che vede impegnati alcuni studenti/esse guidati dalle Proff.sse Fiorella Fichera e Sara Geraci, è stato pensato e finalizzato per dare ai giovani conoscenze e strumenti per essere cittadini consapevoli e attivi. Le attività progettuali sono entrate nel vivo della realtà sociale per toccare con mano la realtà dei beni confiscati strumento ancora talvolta di difficile realizzazione, ma proficuo e foriero di ottimi risultati.
Dopo alcuni incontri frontali per conoscere meglio l’incidenza del tristissimo fenomeno mafioso all’interno della società in generale e catanese in particolare, gli/le studenti/esse partecipanti guidati dalle Proff. sse Sara Geraci e Fiorella Fichera hanno affrontato la tematica dei beni confiscati alla Mafia in una visita in loco.
Le ricchezze accumulate illecitamente dai mafiosi, ad esempio coi soldi del traffico di droga o delle estorsioni, possono essere espropriate per diventare proprietà dello Stato. Il vicedirettore del magazine “Siciliani Giovani”, Giovanni Caruso- nell’incontro tenutosi il 31 Maggio presso il “Giardino Scidà”, ha illustrato l’impegno dello Stato e delle Associazioni nate ad hoc, il riscatto possibile della società civile sulle organizzazioni criminali, la nascita con i beni confiscati di filiere produttive etiche e sostenibili, ma anche sottolineato le tante difficoltà incontrate da chi porta avanti tali progetti, che fortunatamente sortiscono l’effetto contrario a quello sperato dagli intimidatori mafiosi. Caruso ha sottolineato come il bene “Giardino di Scidà”, di proprietà dei Santapaola, mandante dell’uccisione del giornalista Giuseppe Fava, sia ritornata nella legalità in mano a chi con Fava ha lavorato e lottato per denunciare la mafia catanese. Significativa e attenta la partecipazione attiva dei giovani che dimostrano la loro spiccata sensibilità per creare una società libera dalla mafia.
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